Nel disc dog esistono diversi tipi di formati di gioco, dallo skyhoundz all’awi, dall’ufo al ddgp e per ogni tipo di formato esiste un distance con regole diverse.
Le diverse regole si riferiscono al punteggio dato dalla presa del cane su ogni zona, alla forma del campo e alle sue misure. Ma in tutti i formati il distance si rileva fondamentale per vincere qualsiasi competizione.
Inoltre, a differenza del freestyle, il distance viene valutato con aspetti oggettivi: le prese del nostro amato cane.
Per questi motivi ritengo che debba essere costruito pezzo per pezzo per ottenere il miglior risultato.

In gara il distance è lancio, presa, ritorno, lascia e lancio di nuovo.

Durante gli allenamenti ogni parte va divisa e preparata indipendentemente: il lancio, il ritorno ed il lascia.

Il lancio, a sua volta, va diviso nel lancio con il cane e senza, e ritengo che le due divisioni abbiano pari peso.
Quando lanciamo senza cane impariamo la tecnica, il controllo del vento e la portata del lancio, aspetti fondamentale e rimane indiscutibile assicurarsi di avere un lancio perfetto, ma quando lanciamo con il cane creiamo il binomio e questo è per me di particolare importanza.

Il disc dog, che sia freestyle o distance, è un gioco di squadra, squadra composta da noi e il nostro cane, e in ogni squadra che funzioni ci deve essere affiatamento. Finché non conosceremo i movimenti del nostro cane e il nostro cane non conoscerà i nostri non potremo mai essere una squadra ed il modo migliore per ottenere tutto ciò nel distance è, appunto, lanciare con il nostro cane.

Seconda parte altrettanto importante è il ritorno. Per me il ritorno si traduce ‘in quanto tempo il cane torna verso di noi’. Non importa che abbia una pallina in bocca, un bastone, un frisbee o nulla. Ritengo che la velocità di ritorno è unicamente un comportamento dato dalla voglia di tornare da noi e si può costruire in svariati modi durante la vita di tutti i giorni o durante i nostri allenamenti ma tutti caratterizzati dal gioco, la base della velocità.

Ultima parte, da me ritenuta fondamentale nel distance, è il lascia. Il lascia non è ‘basta che lasci’, ma lascia esattamente dove voglio io. Ritengo che sia determinante che il disco sia esattamente lì, che lo possa raccogliere e reimpostarmi velocemente per effettuare un altro lancio.
Il lascia perfetto è la ciliegina sulla torna che crea la grande sincronia durante la gara e rende il tutto perfetto.

I tre elementi che costituisco questo gioco sono drasticamente in contrasto tra di loro.  Se lanci troppo con il cane rischi che il gioco diventi il disco e tu diventare un accessorio. Se fai troppi ritorni rovini il lascia e se fai troppi lascia distruggi la velocità.

La bravura di ogni conduttore è far bilanciare i tre elementi, lavorati singolarmente o tutti insieme, ma mai da soli, sempre in compagnia del nostro amato compagno di vita.

Buon DISC DOG  a tutti! 😉