Nel gergo comune, molto spesso si dà all’addestramento lo stesso significato che si dà all’educazione, perché di fatto insegnamo sempre qualcosa al nostro cane ed i meccanismi di apprendimento con cui lui impara non cambiano.

Non cambia nemmeno il nostro approccio nei suoi confronti, non cambia la tecnica, non cambia la relazione che ricerchiamo, ciò che cambia è solo il fine.

In cinofilia, addestrare significa acquisire abilità e capacità funzionali ad una pratica sportiva.

Non ci interessa quindi solo che il nostro cane sappia per esempio riportarci un gioco, ma vogliamo che lo faccia in modo rapido, preciso, senza esitazioni e che lasci l’oggetto esattamente nel punto in cui è richiesto.
Si parla quindi di insegnare qualcosa in funzione di una disciplina sportiva.

Le discipline sportive oggi sono tantissime e ne esistono davvero per tutti i gusti.
Molte nascono soprattutto come prove di lavoro, ovvero attività ideate per testare le attitudini naturali di alcune razze: lo sheepdog, le prove in tana, le prove di riporto sono solo alcuni esempi, ma si tratta di discipline specifiche per le razze selezionate per scopi di utilità (caccia, conduzione del gregge, riporto della selvaggina abbattuta).
Esistono invece altre discipline sportive che possono essere praticate indipendentemente dalla razza e sono aperte anche a cani non di razza, e parliamo dell’agility, del disc dog, dell’obedience e della ricerca persone per citare le più diffuse.
Esattamente come è poi per gli sport umani, anche per gli sport cinofili ognuno ha le proprie preferenze e le proprie attitudini, ma vivendo ed osservando quotidianamente il nostro cane, sperimentando tante attività diverse con lui non sarà difficile capire cosa gli piace di più e per cosa è più portato.

E’ inevitabile che ogni cane, anche a seconda della razza a cui appartiene, abbia maggiori inclinazioni per una disciplina e queste non possono non essere considerate nella scelta dell’attività da fare con lui, ma dobbiamo sempre avere a mente che il motore che dovrà spingere il nostro cane a riuscire nell’attività che gli proporremo sarà la relazione, sarà farlo non per sé stesso, non per noi, ma con noi.

Il fine è sempre quello di divertirsi, lo strumento è la relazione: se non siamo in grado di costruire un buon rapporto con il nostro cane, se non c’è collaborazione, non c’è fiducia, non c’è capacità di gestione, non sarà possibile affrontare nessuna attività sportiva, né a bassi né ad alti livelli.
Invece se il rapporto già c’è, è inevitabile che si rafforzi e che si arricchisca anche grazie allo sport.