Il nostro cucciolo tanto desiderato è finalmente arrivato a casa! In casa c’è tanto entusiasmo e tanta allegria, i cuccioli sono veramente irresistibili.
Da questo momento siamo responsabili per lui e dobbiamo impegnarci al meglio per assicurargli tutto ciò di cui ha bisogno.
I primi mesi di vita sono i più delicati e occorre dare ancora maggiore attenzione sia alla sua salute fisica che a quella comportamentale, in modo che possa crescere in modo equilibrato.
Dal punto di vista comportamentale, uno dei compiti principali del proprietario riguarda la socializzazione, ovvero il cucciolo deve essere portato a compiere esperienze positive che lo rendano amichevole verso gli altri cani, le persone, i bambini ma anche verso tutto ciò che lo circonda e tutto ciò che farà parte della sua vita futura.
Se, come avviene normalmente, il cucciolo è stato adottato a 60 giorni, la sua fase di sviluppo comportamentale rientrerà esattamente in ciò che gli esperti chiamano “periodo di socializzazione”.
Questa particolare fase và dalla quarta alla dodicesima settimana di vita, ed è contraddistinta da una spontanea propensione ai legami sociali sia con i membri della stessa specie che con quelli di altre specie (persone ed altri animali).
Il periodo di socializzazione inizia quindi quando il nostro cucciolo è ancora con la madre ed il resto della cucciolata e prosegue al fianco del nuovo proprietario.
Un cucciolo che ha trascorso al meglio questo periodo sarà con maggiore probabilità un adulto sicuro, confidente ed equilibrato in tutti i contesti, in tutti gli ambienti, alla presenza di persone e altri cani.
Oltre che alla socializzazione, occorre pensare ad un programma di educazione che costruisca le basi di un corretto rapporto affrontando anche i tipici problemi delle convivenza con un cucciolo di pochi mesi, come l’abitudine a fare i bisogni all’esterno, la voglia di prendere in bocca e distruggere qualsiasi oggetto o la capacità di rimanere solo a casa.
Inoltre altre tematiche affrontate sono l’utilizzo e la lettura del linguaggio del corpo, l’utilizzo dei rinforzi, il gioco e l’abitudine alle manipolazioni, avendo sempre particolare riguardo alle caratteristiche specifiche dell’individuo.