L’obedience è una disciplina sportiva caratterizzata da una spiccata collaborazione tra cane e conduttore, che operano insieme per eseguire nel modo migliore e più corretto possibile una serie di esercizi, stabiliti da un regolamento ufficiale.
È uno sport a tutti gli effetti, che richiede una cooperazione molto elevata da parte del cane, un’alta motivazione ad eseguire esercizi tecnicamente ben costruiti sia al fianco che a distanza dal conduttore.
Proprio per questa sua particolarità, risulta una disciplina molto appassionante per un conduttore come me che ama sviluppare l sia la tecnica dell’esercizio che la motivazione del cane per farlo lavorare gioiosamente, non perché sta giocando, ma per appagare le richieste del suo conduttore e collaborare assieme a lui come una cosa sola.
Mi sono innamorata dell’obedience dal momento stesso in cui l’ho conosciuta assieme al mio vecchio Sum, nel 2015, mi ci sono buttata a capofitto e l’abbiamo praticata assieme per un paio di anni arrivando in classe 2, poi ho dovuto pensionarlo per l’età avanzata che aveva. Ma da allora non ho più smesso, partecipando a diversi stage, viaggiando per raggiungere i migliori istruttori che mi insegnassero il più possibile, confrontandomi con altri colleghi e appassionati e soprattutto continuando a praticarla con la più assoluta dedizione ed entusiasmo con il mio secondo cane, Keep, anche lui un meraviglioso Border collie, arrivando in classe 3, la classe regina.