Desiderio comune di tutti i proprietari dei cani è avere un cane educato, un cane che conviva in modo armonico con tutti i membri della famiglia e che sia ben integrato nella nostra complicata e frenetica società moderna.

Ma cosa significa educare un cane? Al contrario di quanto venga comunemente pensato, l’educazione non è una semplice ripetizione di esercizi che il cane deve imparare e poi eseguire su richiesta del proprietario, è invece una crescita continua che condurrà cane e proprietario ad essere in profonda sintonia.
Educazione non è addestramento, ovvero l’obiettivo non è la sola esecuzione dell’esercizio ma l’esercizio stesso diventa il mezzo per la comprensione reciproca e la gestione nella vita quotidiana.Educazione di Base
Educazione è quindi anche comunicazione, in quanto non è sufficiente avere una buona conoscenza dei meccanismi di apprendimento del cane ma occorre anche imparare al meglio il suo linguaggio e saper interpretare le motivazioni che lo spingono ad attuare determinati comportamenti.
Occorre imparare a comunicare con lui nel modo giusto altrimenti è molto difficile che capisca cosa gli stiamo chiedendo, e per farlo dovremo sempre metterci dalla parte del cane per guadagnarci il suo rispetto e la sua collaborazione.
Nascerà così una sintonia sinonimo di una relazione fondata innanzitutto sulla comprensione reciproca, sulla fiducia e sul rispetto delle esigenze di razza ed individuali. Educazione diventa quindi prima di tutto rapporto e rapporto significa condivisione, fiducia, affetto, comprensione e comunicazione.
Dobbiamo diventare una guida per i nostri cani, un punto di riferimento solido e sempre presente, in grado di intervenire in caso di pericolo e di sostenere in caso di difficoltà.
Dobbiamo anche essere coerenti: un proprietario che oggi concede ma che domani vieta, non è un buon punto di riferimento e perde stima da parte del proprio cane.
Un buon rapporto col proprio cane si avvale anche della condivisione quotidiana di tante attività: non fare sempre la solita passeggiata, ma cambiare parchi, imparare esercizi insieme, giocare insieme, fare sport, viaggiare, trovare attività che divertano entrambi e godere semplicemente della presenza reciproca.
Creiamo una relazione di fiducia con il nostro cane, allenandoci a richiedergli di comportarsi in un certo modo per ottenere qualcosa di positivo, come la nostra approvazione, un pezzo di cibo o un momento di gioco con noi, e non per evitare qualcosa di negativo.
Le punizioni fisiche o verbali, che spesso vengono utilizzate per correggere il cane mentre fa qualcosa che a noi non piace e che lui invece ritiene normale e legittimo, ottengono spesso che il cane interrompa ciò che stava facendo e si inibisca per paura della nostra reazione e non tanto perché ha realmente capito come comportarsi in quella situzione.
La conseguenza spesso diventa che il nostro cane, in un rapporto che dovrebbe essere basato sulla fiducia, impari invece a temerci perché la nostra presenza spesso viene associata alla sgridata.
Non dobbiamo mai punire ma sforzarci sempre di prevenire e trovare un’alternativa, e se riusciamo a metterci dalla parte del cane e comprendere le sue motivazioni, un’alternativa la troveremo sempre.